Il decreto ingiuntivo è uno strumento giuridico rapido ed efficace che consente al lavoratore di ottenere il pagamento delle somme dovute dal datore di lavoro, senza avviare subito un lungo processo ordinario.
✅ Quando si può chiedere
Il lavoratore può agire con un decreto ingiuntivo nei seguenti casi:
- Stipendio non pagato
- TFR (Trattamento di Fine Rapporto) non corrisposto
- Altre voci retributive previste da contratto o legge inserite in busta paga ma non corrisposte al lavoratore
Perché il decreto ingiuntivo venga accolto, il credito del lavoratore deve essere:
- Certo → esiste un diritto indiscusso o comprovabile
- Liquido → l’importo è determinato (es. €2.000 di stipendi arretrati, o per T.F.R. etc.)
- Esigibile → è scaduto, ovvero il termine per il pagamento è già passato
📄 La busta paga come prova scritta
Uno degli elementi centrali per ottenere il decreto è la prova scritta del credito. In ambito lavorativo, la busta paga ha valore di prova scritta e può essere utilizzata per dimostrare:
- Importi pattuiti e non corrisposti
- Ore di lavoro e straordinari effettuati (quando inseriti in busta paga)
- Accantonamenti per ferie o TFR non versati
Oltre alle buste paga, è utile allegare anche:
- Il contratto di lavoro
- Lettere di assunzione
- Comunicazioni aziendali
- La diffida stragiudiziale inviata dall’avvocato
- Eventuali estratti contabili o CUD/Certificazioni uniche
🕒 Tempi e modalità di emissione del decreto
Il lavoratore, tramite un avvocato, presenta ricorso per decreto ingiuntivo presso il Tribunale del lavoro competente (di norma, quello del luogo dove è avvenuta la prestazione di lavoro).
🔹 Iter semplificato:
- Il giudice esamina il ricorso e, se ritiene fondata la richiesta, emette il decreto ingiuntivo anche senza convocare le parti.
- Il decreto viene poi notificato al datore di lavoro.
🔹 Tempi indicativi: generalmente tra i 30 e i 60 giorni dalla presentazione del ricorso, ma possono variare in base al carico di lavoro del Tribunale.
⏱️ Cosa succede dopo l’emissione del decreto
Una volta notificato, il datore di lavoro ha 40 giorni di tempo per:
- Pagare spontaneamente
- Opporsi (cioè presentare un atto di opposizione al decreto)
Se il datore di lavoro non si oppone entro 40 giorni, il decreto:
- Diventa esecutivo
- Può essere utilizzato per avviare il pignoramento dei beni del datore (conti correnti, immobili, beni mobili)
⚖️ In sintesi
Il decreto ingiuntivo è un potente strumento di tutela per il lavoratore, soprattutto in caso di inadempienza retributiva da parte del datore di lavoro. È fondamentale che il credito sia dimostrabile tramite documenti scritti, in primis la busta paga, e che il lavoratore agisca con l’assistenza di un legale per garantire la corretta procedura.